FINASTERIDE

Indicazioni approvate

Stati precoci di alopecia androgenica negli uomini. Il farmaco stabilizza il processo di alopecia androgenica negli uomini di età compresa fra i 18 e i 41 anni. Non è stata stabilita l’efficacia nella recessione bitemporale e nello stadio terminale della perdita dei capelli.

Proprietà farmacologiche
La finasteride è un inibitore specifico della 5alfa-reduttasi di tipo 2, l’enzima che catalizza la conversione del testosterone in diidrotestosterone.
In base a studi condotti in soggetti con insensibilità agli androgeni e deficienza congenita di 5alfa-reduttasi, l’alopecia androgenica sarebbe indotta da una eccessiva attività dei recettori intrafollicolari per gli androgeni, dovuta o a fattori locali (es. un aumento del numero di recettori o un aumento della produzione locale di testosterone) o a fattori sistemici (es. un aumento degli androgeni circolanti). Le aree più colpite dalla caduta dei capelli sono quelle associate ad una maggiore densità di recettori per gli androgeni, in particolare per il diidrotestosterone che ha per questi recettori un’affinità 5 volte superiore al testosterone.
Ben assorbita dopo somministrazione orale, indipendentemete dalla presenza di cibo, la finasteride ha una biodisponibilità dell’80% . Viene metabolizzata nel fegato ed escreta con le urine e le feci, con un’emivita di 5-6 ore.

Efficacia clinica
La somministrazione orale della finasteride rappresenta un’alternativa all'impiego del minoxidil topico nel trattamento dell'alopecia.
Vari studi clinici hanno confermato l'efficacia del farmaco. I soggetti con alopecia del vertice lieve-moderata sono stati trattati con 1 mg/die di finasteride o con placebo per periodi fino a due anni. Oltre la metà degli uomini trattati con finasteride ha ottenuto risultati ritenuti soddisfacenti, con un aumento del numero, dello spessore e della lunghezza dei capelli, mentre nel 90% dei casi si è avuto un arresto della caduta.
Negli studi della durata di due anni, il numero dei capelli è rimasto stabile fra gli uomini che hanno continuato il trattamento per il secondo anno, mentre nel gruppo che nel corso del secondo anno ha assunto placebo i capelli hanno ripreso a cadere. Perciò, se i risultati sono positivi, il farmaco deve essere assunto indefinitamente.
Uno studio a lungo termine verso placebo, durato complessivamente 5 anni, ha arruolato inizialmente 1553 uomini dai 18 ai 41 anni con alopecia del vertice lieve-moderata (779 trattati con finasteride e 774 con placebo). Dopo i primi 12 mesi, ai pazienti è stato richiesto di proseguire il trattamento che stavano ricevendo, valutando anno per anno la loro disponibilità a proseguire fino ad arrivare a 5 anni. I pazienti trattati con finasteride (279) hanno, nel 65% dei casi mantenuto o aumentato il numero di capelli per cm2 che avevano all'inizio dello studio mentre quelli che hanno proseguito il trattamento con placebo (15) hanno per la maggior parte continuato a perdere capelli.
L’effetto della finasteride può non rendersi evidente prima di 4-6 mesi. Se oltre questo arco di tempo non vi sono risultati apprezzabili il trattamento va sospeso.
L’efficacia del farmaco nell’alopecia di stadio più avanzato e nella recessione bitemporale non è stata dimostrata.
In uno studio di confronto col minoxidil topico, il minoxidil ha indotto un miglioramento iniziale più rapido mentre la finasteride è risultata modestamente più efficace con la prosecuzione del trattamento. L'efficacia dei due farmaci è risultata sovrapponibile per quanto riguarda l'arresto della caduta.
Alcuni studi di piccole dimensioni hanno valutato l'efficacia della finasteride nel trattamento dell'alopecia androgenetica nella donna. 2 studi condotti rispettivamente su 136 e 137 pazienti in post-menopausa affette da alopecia androgenetica, randomizzate a finasteride 1 mg/die o placebo per 1 anno, hanno concluso che la finasteride è inefficace nel ridurre la perdita di capelli e nel rallentarne il progressivo assottigliamento. 1 studio in aperto della durata di 1 anno, è stato condotto su un totale di 48 donne in pre-menopausa con alopecia androgenetica, per valutare l'efficacia della finasteride (5 mg/die) vs. flutamide (250 mg/die), vs. ciproterone acetato (50 mg/die + etinil-estradiolo, in regime sequenziale) vs. nessun trattamento. Mentre a 1 anno la flutamide ha indotto un modesto miglioramento dell'alopecia, gli altri trattamenti si sono rivelati inefficaci.

Effetti indesiderati
L’incidenza degli effetti indesiderati è risultata simile al placebo tranne che per gli effetti sulla sfera sessuale; diminuzione della libido, difficoltà nell’erezione, diminuzione del volume dell’eiaculato sono stati infatti più frequenti nei soggetti trattati con finasteride rispetto al placebo (4,2% vs 2,2%).

Controindicazioni e avvertenze
La finasteride è teratogena negli animali (anomalie genitourinarie nella progenie maschile). E’ controidicato perciò nelle donne e le donne gravide o in età fertile non dovrebbero neppure maneggiare compresse rotte o sminuzzate.
Il farmaco riduce, anche del 50%, il livello ematico dell’antigene prostatico specifico (PSA); di ciò va tenuto conto nella lettura dei risultati di questo esame.

Interazioni
Non sono state rilevate interazioni clinicamente significative con altri farmaci.

Dosaggio e modalità di somministrazione
Il dosaggio è di 1 mg al giorno per via orale. Non vi sono prove che un aumento del dosaggio aumenti l’efficacia del farmaco. L’applicazione di una formulazione topica (allo 0,05%), pur abbassando la concentrazione di diidrotestosterone sierico, non è stata in grado di indurre una ricrescita dei capelli.